Cessione del quinto: ecco la nuova convenzione Inps

    Istituti di credito e finanziarie erogheranno i finanziamenti secondo le loro condizioni generali e particolari, che dovranno comunque risultare migliorative nel rispetto dei Tassi annui effettivi globali (Taeg).

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    Dallo scorso primo giugno, banche e intermediari finanziari posasono decidere se aderire a una nuova convenzione proposta dall’Inps agli istituti di credito per la cessione di prestiti ai pensionati. Parliamo di cessione del quinto, uno dei modi più comuni per ottenere un finanziamento con il cedolino della pensione.

    L’Inps, ad aprile, aveva dato il suo ok: “L’inizaiativa punta a garantire l’accesso alle risorse da parte dei pensionati, assicurando la massima qualità del servizio e la possibilità di ottenere le migliori condizioni di mercato”. La direttiva ha dunque l’obiettivo di disciplinare le modalità operative e applicative per la concessione, da parte delle banche e degli operatori finanziari, dei prestiti da estingersi attraverso la cessione fino a quinto della pensione.

    Per aderire al documento, è necessario che banche e intermediari si accreditino presso l’Inps. A quel punto, la durata massine dei prestiti che possono assegnare è di dieci anni. Sulla base della convenzione, istituti di credito e finanziarie erogheranno i finanziamenti secondo le loro condizioni generali e particolari, che dovranno comunque risultare migliorative nel rispetto dei Tassi annui effettivi globali (Taeg), comprensivi di tutti i costi relativi al finanziamento.

    Questi sono dunque i tassi: fino a 59 anni d’età e fino a 5.000 euro di finanziamento, il ; del 9,12%; dai 60 ai 69 anni e sotto lo stesso tetto di prestito, è del 10,72%; dai 70 ai 79 anni e non oltre quota 5.000, è del 13,32%; fino a 59 anni e sopra i 5.000 euro di credito, è pari al 9,33%; dai 60 ai 69 anni e sempre sopra i 5.000 euro, corrisponde al 10,93%; dai 70 ai 79 anni e oltre i 5.000, equivale al 13,53%. Da tenere presente che il tasso soglia usura rilevato dalla Banca d’Italia mentre l’Inps metteva a punto il suo schema di convenzione è del 19,33% fino a 5.000 euro e del 18,91% sopra quella cifra.

    Sempre secondo la convenzione, i prestiti da estinguersi mediante cessione del quinto della pensione devono per forza prevedere una copertura assicurativa contro il rischio di premorienza. Lo scopo, in questo caso, è garantire il recupero della somma rimanente a fronte della scomparsa del beneficiario. La convenzione ha validità a decorrere dalla data di perfezionamento dell’accordo fino al 31 dicembre 2015, salvo – conclude l’Inps nel suo documento – espresso rinnovo attraverso apposito scambio di lettere raccomandate.

     

    Fonte prestiti.blogosfere.it